Vero o Falso?

In un ambiente in continua espansione di dati e informazioni, e di
agenti in grado di svolgere qualunque tipo di azioni su queste, tra
le competenze di base, essenziali per ogni aspetto della vita,
rientra la capacità di cercare, decodificare e utilizzare
consapevolmente e criticamente l’informazione.
La padronanza delle strategie di ricerca di informazione
prevedono la capacità di valutare provenienza, qualità e credibilità
delle fonti informative, e di giudicare la qualità e la completezza
delle informazioni raccolte, anche a partire dalle dinamiche
utilizzate dai motori di ricerca e da repertori di risorse.
Educazione all’informazione significa, in un senso più ampio,
comprendere le dinamiche associate alla profonda evoluzione che
ha investito l’ecosistema della produzione e della distribuzione di
informazione.

Infosfera Dalla società dell’informazione alla società informazionale

L’infosfera è il nuovo spazio che viviamo, ma non è il ciberspazio di una volta: è qualcosa di più, lo include. Sono proprio le tecnologie dell’informazione che hanno creato questa nuova realtà mutando lo spazio che fa coesistere online e offline. 
Con Floridi (2014), possiamo dire che siamo passati dalla storia all’iperstoria. Cosa significa? Dalla registrazione e comunicazione (la storia) alla creazione delle informazioni (l’iperstoria). Ossia generare l’informazione, registrarla, trasmetterla, manipolarla e usarla con uno scopo economico. 

Siamo immersi in una vera e propria rivoluzione dell’informazione. Come ci siamo arrivati?  

L’affidabilità delle fonti

Dare credito e fidarsi delle fonti. Questa è la sfida a cui il cittadino è chiamato nel momento in cui fruisce e produce informazioni nel web 2.0. Tale esperienza avviene in un contesto segnato dal sovraccarico informativo, o diluvio informativo, ossia un contesto segnato da un’enorme quantità di contenuti prodotti e scambiati. In un minuto del 2021, ad esempio, avvengono 4,2 MM di ricerche su Google, 694K video sono visti su TikTok.

In questo scenario, la competenza di base non è dunque la ricerca delle informazioni, ma la loro selezione. È l’esperienza con cui lo studente e l’insegnante si confrontano ogni giorno: occorre più tempo per dire “trovare delle informazioni sulla Spagna” che non a digitare “Spagna” su un motore di ricerca e visualizzare centinaia di migliaia di fonti. Il problema è dunque ragionare sui criteri di selezione, che tendono a essere solamente le prime posizioni assegnate dal motore di ricerca.

Voce del verbo ascoltare!

Descrizione attività: scannerizzare QR code, ascoltare un verso e associarlo ad un animale. Allenare uno dei cinque sensi, l’udito, in modo dinamico: scannerizzare QR code, ascoltare, associare l’informazione audio all’informazione visiva.

Setting: l’attività deve essere svolta in uno spazio ampio, conosciuto dai bambini: sezione, corridoio, palestra, giardino.  In tutto lo spazio sono stati appesi QR code stampati (e plastificati). Al centro dello spazio c’è una scatola chiusa contenente flashcards (plastificate) con raffigurati diversi animali. Le carte devono corrispondere in quantità ai QR code disponibili. Inoltre, ci saranno altri QR di colore diverso che serviranno solo per la prima fase dell’attività.